Lettori fissi

sabato 13 dicembre 2014

Quanto tempo è passato....

Due anni sono passati e tanti fatti sono successi: psicoterapia individuale e di coppia (ho rischiato di separarmi da mia moglie, ma alla fine siamo di nuovo in sintonia), cambio di ufficio (ora sono più vicino alla zona officina-prototipi) e nuove mansioni.
Sono più "vecchio" e la vita mi ha dato qualche "acciacco" in più: ipertensione, ma la depressione dovuta alla perdita di lavoro+C.I.S. è passata quasi del tutto. Mi sento più forte e ho ricominciato a ricoltivare il mio lato spirituale che avevo "sepolto" dopo la scelta di non intraprendere la via ecclesiasistica. Sì, avete capito bene, anni fa volevo dedicare al mia vita a Dio e mettermi al servizio di chi aveva bisogno di aiuto, sia spirituale, sia materiale. Ma la mia missione su questa Terra mi è stata comunicata in una fredda notte di inverno, a diciotto anni, mentre dormivo.....
Ora se penso a quel momento, intimo e fondamentale per la mia vita, perso che ho realizzato quanto Dio mi ha richiesto: un figlio e una figlia da una donna speciale, non comune che mai avrei "domato",  ma che avrei amato anche per la sua personalità forte e nello stesso tempo fragile, in un corpo da "puffetta". Il lavoro è parte integrante di questo disegno divino ed ho capito che se sono in sintonia con il mio "io" sovrannaturale, non devo più aver paura di perderlo.
Ascolta il tuo cuore, fatti chiarezza in te stesso e rivolgiti a Dio.... Lui non ti abbandonerà, ma fatti guidare e tutto avrà il giusto compimento (come è accaduto a me)

lunedì 17 settembre 2012

FRATELLI D'ITALIA, L'ITALIA SI E' DESTA?

Vi ho lasciato che mi sentivo depresso, ma ora, dopo 3 sedute di psicoterapia e le vacanze estive di mezzo, ho capito cosa è che non va: sono incazzato!
Ehi, è il modo di esprimersi di un ingegnere di 46 anni con moglie e figlioli?
Sì, perchè ora me ne sento addosso 20 di anni (oddio, a volte quando sono giù me ne sento 90).
Cosa è successo?
Oggi sono a casa dal lavoro con una sindrome influenzale e, solo nel mio lettone, penso alla mia vita passata e presente: ho scoperto che il lavoro che sto facendo mi sta stretto e che forse sono destinato a qualcos'altro.
Accendo la televisione e vedo il telegiornale: non si parla altro che di elezioni nel 2013 e si vedono le solite facce politiche che dicono le solite cose per far colpo sui possibili elettori.
E penso...e mi incazzo (scusate, mi è sfuggito di nuovo): ma questi politici, queste persone che nella loro vita lavorativa trentennale (mi sono tenuto stretto) non hanno fatto altro che i politici, che hanno avuto come maestri i politici del dopo guerra (1945), vissuti nel boom economico dell'Italia post-bellica, hanno mai lavorato a gomito a gomito con un operaio? Sono mai stati sotto la pioggia a tirare bulloni su una lamiera, al caldo di un capannone in costruzione, senza aria condizionata, a 50°C di temperatura, su una scala, a collegare cavi di una scaffalatura da elettrificare? Hanno mai mangiato allo stesso tavolo di operai lombardi, veneti, torinesi, emiliani, laziali, baresi, calabresi, siciliani e ascoltato i loro problemi quotidiani?
Penso proprio di no. E allora, come fanno a capire la nostra vita: io per 13 anni ho lavorato in una piccola azienda e ho ricoperto contemporaneamente il ruolo di responsabile tecnico, responsabile di produzione, responsabile della qualità, responsabile di cantiere e il contatto con gli operai era quotidiano.
Ora sono dietro una scrivania a sviluppare nuove tecnologie e macchinari, ma il contatto umano mi manca.
E allora mi chiedo: cosa ho io di meno di quelli che ci governano?
BASTA, SCRIVO IL MIO PROGRAMMA E MI CANDIDO!!!!!!
Ma a destra, a sinistra o al centro????
Perchè, è una partita di calcio? Allora faccio l'attaccante (tutta la vita ho giocato come portiere ed ho sempre cercato di non prendere goals).
Insieme al programma, vi spiegherò che ne penso di questa suddivisione calcistica.

venerdì 1 giugno 2012

Mi sento di nuovo vivo........

Oggi mi sento di nuovo vivo.....
Questa sensazione di essere utile a qualcuno che non sia solo una persona nell'ambito familiare, mi fa sentire una persona nuova.
La mia storia la potete leggere nei blogs precedenti: perdita del lavoro, periodo di inattivià e sconforto, nuovo lavoro, CIS, nascita bimba-teppa, fine CIS, cambio mansione (è una news dell'aprile 2011).....
La novità è che dall'inizio del 2012 sono depresso e ho difficoltà ad andare a lavorare.
VERGOGNA!!!!! COME FAI AD ESSERE DEPRESSO ORA CHE LAVORI DI NUOVO MENTRE TANTI INTORNO A TE SI FANNO IL "CULO" PER TROVARLO E SI SENTONO DIRE:"SI' LEI E' QUALIFICATO, MA IN QUESTO PERIODO DI CRISI NON CI POSSIAMO PERMETTERE DI ASSUMERE NUOVO PERSONALE".
Penso che c'è poco da vergognarsi, perchè non sempre il nuovo può riaggiustare quello che ti si è rotto dentro in quei mesi di solitudine e di......non so esprimerlo a parole, ma chi ci sta passando (la perdita di un lavoro non è solo la fine di qualcosa che pensavi eterno e che ti dava sicurezza) lo puo capire.
Chi sta leggendo queste pagine è sicuramente una persona che sta vivendo sulla propria pelle la mia stessa esperienza passata (che non è detto che non si possa ripetere) e che auguro possa avere la mia stessa possibilità di trovare un nuovo posto di lavoro.
Però ATTENZIONE: tornare a lavorare dopo un certo periodo di tempo in cui ti sei sentito un fallito (c'è poco da nascondere: la perdita di un lavoro, anche se il più delle volte è causata da agenti-persone esterne, è vissuta come un fallimento di una vita) è da affrontare con un certo metodo che vi spiegherò:
1 - Vivete questa nuova opportunità come un cambiamento di vita totale (non siete più la stessa persona di prima perchè i mesi passati soli con se stessi porta a leggersi dentro e capire veramente chi siete).
2 - Non cercate di farvi piacere a tutti i costi il nuovo lavoro perchè dopo il primo periodo in cui vi ripetete "è solo un lavoro come tanti altri, ma mi permette di nuovo di avere una sicurezza economica che tanto cercavo", qualcosa di inaspettato potrebbe di colpo assalirvi: uno strano malessere di cui non volete capire l'origine, ma lo sapete benissimo e non lo volete ammettere. E' normale paragonare chi eravate prima lavorativamente e chi siete ora che ricominciate (a 40-50 anni non si è più come a 25-30 anni).
La sensazione di non essere più capace di esprimere il meglio di se stessi lavorativamente è forte e allora:
3 - Cercate dentro di voi l'umiltà di mettervi in discussione ed attingete alla forza che vi ha fatto resistere nel periodo di inattività per fare vostro questo nuovo lavoro che NON SARA' MAI UGUALE A QUELLO PRECEDENTE anche solo perchè ora avete un'età differenta da quella in cui avete iniziato.
4 - Stringete i denti, urlate appena usciti dal lavoro se vi sentite esplodere dentro una forte rabbia per quello che ora fate, ma non mollate se no è meglio cambiare di nuovo.
.............................. Scusate...........ma avevo bisogno di buttare fuori quello che sento...........
A chi in questo momento non lavora dico: FORZA INTERIORE E FEDE (in DIO, in voi stessi, nella vita che non sempre capite, ma capirete a posteriori)
A chi ha ritrovato il lavoro dico: FORZA INTERIORE E FEDE (idem come sopra) + METTETEVI IN DISCUSSIONE perchè non sarete più come prima, ma migliori.......

venerdì 8 luglio 2011

Cambio vita, cambio i contenuti del mio blog

Ehi, dico a te.....sì a te che mi stai leggendo! Se sei qui vuol dire che hai perso il lavoro o non lo riesci più a ritrovare. Ti capisco: anche io sono stato senza lavoro dopo la laurea e ho perso il lavoro dopo tredici anni di routine sveglia-lavoro-casa.
QUELLO CHE PIU' MI E' MANCATO IN QUEI PERIODI E' STATO AVERE QUALCUNO CON CUI DIALOGARE. Mia moglie seguiva la sua vita lavorativa e alla sera quando tornava non aveva voglia di parlare se non per dire: cosa hai fatto tutto il giorno, ti sei dato da fare per trovare un lavoro?!? Come se un lavoro lo trovi sotto un cavolo.
Ho peregrinato per tutte le agenzie interinali, ho mandato curriculum, ho fatto colloqui di lavoro e alla fine ce l'ho fatta.... Ma non per tutti è così.
Allora ti prende la sfiducia perchè pensi che tutto questo tempo che passi davanti allo schermo del pc comincia a nausearti, il letto ormai lo conosci troppo bene, la sigaretta non basta più a farti compagnia. E allora cosa ti rimane..... Se hai voglia parlane con me, forse ti sentirai meno solo.

lunedì 25 ottobre 2010

Sono ancora vivo........

La piccola sta crescendo (ha messo due dentini) e pesa quasi 8 Kg (ha quasi 6 mesi).
Il tempo passa veloce tra casa e lavoro (sono passato da due a tre giorni lavorativi a settimana).
Comincio a considerare le ore in cui lavoro le uniche in cui mi posso riposare tanto sono impegnative quelle in cui devo seguire la bimba e sopportare una moglie sull'orlo di una crisi di nervi (quasi 6 mesi di sonno mancato posso trasformare un agnellino in un lupo).

lunedì 2 agosto 2010

Scusate il ritardo.... sono sopravvissuto al lieto evento

Finalmente un po' di pace....
Il silenzio è calato sulla mia casa....sono distrutto!!!!!!!
Lavoro solo mezza giornata (di solito la mattina) ed è il mio unico periodo di riposo.......
Quando torno dal lavoro comincia la very-very-strong live: salgo le scale con passo felpato... cerco di cogliere un qualsiasi rumore al termine della sequenza di gradini...
- "No pianto, no belva! - penso risollevato dalla sensazione di imminente baby-catastrofe.
Arrivo alla fine delle rampa, dò uno sguardo veloce in cucina pregustando un fumante e profumato piatto di pasta... tavola con le tazze della colazione sporche?!?
Comincio a sudare... sento dei rumori ritmici provenienti dalla camera da letto... apro la porta piano piano e intravedo lei, la piccola belva attaccata con le labbra-ventose-aspiralatte ai seni esausti dalla madre.
- Ciao a tutti, sono arr.... - tento un approccio soft.
- SSSSSSShhhh.... cazzo, non vedi che si sta addormentando? Se vuoi mangiare c'è della bresaola in frigo, della rucola, mettici sopra delle scaglie di parmigiano e un velo d'olio. Se non ti basta, scongela un panino.
Faccio dietro front e mi reco in cucina. I segni della battaglia mattutina erano nettamente presenti: pozze di latte cagliato sul pavimento segno di abbondanti rigurgiti della bimba, tovagliolini di carta accartocciati sul tavolo che emanavano un forte odore di latte andato a male sicuramente usato per asciugare altri allagamenti generati da quella che sembra un vitellino a dieta da 9 mesi.
Tolgo i resti della colazione (la tazza di mia moglie è ancora piena di caffè-latte segno che la colazione è stata per lei un triste miraggio e il pranzo una lontana oasi).
Prendo un piatto, apro il frigo e prendo la bresaola: una, due, tre, quattro...esageriamo...cinque fette. Poi un velo d'olio, delle scagliette di parmigiano, un po' di rucola, scongeliamo del pane...
Finalmente si mangia! Riempio il panino appena affettato, apro la bocca e .......
- Aiuto!!!! - sento provenire dalla camera da letto.
Non "gnam", si corre in soccorso della moglie...
Entro in camera e mia figlia mi accoglie con un grande sorriso sdentato al quale fa contrasto la faccia furente di mia moglie che abbassa gli occhi sul pavimento (credo che dei fulmini l'abbiano aiutata ad indicarmi una ben precisa zona) dove una marea di latte cagliato stava seguendo le fenditure del pavimento. Gocce di latte provenienti dal gomito di mia moglie andavano ad alimentare il lago insieme alle lacrime che scendevano dalle guance.
- Non vedi cosa ha combinato TUA figlia? - sibila tra i denti - Vai a predere della carta assorbente e asciuga me e il pavimento!!!! Poi prendi lo straccio che l'acido del latte corrode le piastrelle!!! Poi cambia TUA figlia da capo a piedi (pannolino compreso perchè ha fatto la cacca) e portami un cambio pulita per me: mutande, reggiseno e sopravveste da camera!!!!! Poi metti tutto in lavatrice e metti detersivo + ammorbidente + disinfettante e avviala con il ciclo express a 30°C!!!! Poi...
La sua voce cominciava a pervenirmi sempre da più lontano e un ronzio cominciava a sovrapporsi...Inizio di una ischemia celebrale? Stanchezza mentale? Istinto di sopravvivenza?
Non lo so con precisione cosa sia, ma so che stavo correndo da una stanza all'altra coperto sulla testa da vestiti, spazzolone per pavimento in una mano, secchio pieno di acqua e detersivo nell'altra, rotolo di carta assorbente incastrato nei pantaloni e tanta fame nello stomaco!
----- continua

giovedì 6 maggio 2010

Sta per nascere la "pupattola"

Oggi mia moglie si è ricoverata per far nascere la bambina....MMMh...in ritardo di una settimana.....MMMMh
Mi devo preoccupare?
No, visto quello che ci ha fatto penare il primogenito (maschio), non ne vedo il motivo.
Vi chiederete che cosa è successo 7 anni fa con il primo-gemìto (mancato): scade il tempo e come un orologio scattano le contrazioni in piena notte....Conteggio intervallo tra una e l'altra (effetto "pecore" per me...ZZZZZ...Ahia!!!! Perchè mi dai un calcione?...... Sì? Devo soffrire con te???) e dopo 4 ore... Via con le borse e corsa in ospedale.
Arriviamo al pronto soccorso ....Bla, bla... via in camera (o meglio, su una barella in sala travaglio.... 'ndo cazzo metto le borse????).
- "Caro, non respiro dal dolore...... come va il monitoraggio..... tutto bene????"
Guardo una macchina che imprime con un pennino sulla carta segni tipo "onde sismiche".....
-"MMMh....Boh? adesso chiedo a qualcuno..... Scusi è tutto normale????"
-"Sì, non si preoccupi!....E' il primo bambino? Deve assistere sua moglie durante il parto, compreso il momento finale in sala parto? Sì? Allora si calmi lei e la sua signora che se qualcosa non va come dovrebbe, interverremo immediatamente."
L'ostetrica mi ha risposto cercando di superare con la voce i lamenti femminili tipo "girone dei dannati nell'inferno dantesco, con un tono tra "mi lasci lavorare in pace" e "non mi ropa i coglioni".
Ormai sono passate ore (sono le 21.45 di un giorno di digiuno e di rumori che pensavo impossibile che provenissero da esseri umani di sesso femminile di tipo terrestre) e il momento finale sembra arrivato.....
- "Forza signora che si sono rotte le acque..... Tra poco si cambia stanza!! Anche lei, vada con l'infermiere a vestirsi per entrare in sala parto!"
Seguo un uomo vestito di verde che con un mezzo ghigno mi dà: mascherina asettica, camice asettico, copri scarpe asettico, guanti asettici... e mi introduce nella "stanza della vita".
Dentro trovo mia moglie a carponi con vicino l'ostetrica ........
"Che sia un nuovo metodo per partorire???" penso......
"Bisogna che la partoriente trovi la posizione più comoda per espellere il bambino!" spiega l'ostetrica.
Mah - penso - se fossi una donna non mi sentirei poi così comodo!!!
Infatti dopo poco mia moglie, sudata, sfinita, incazzata come non l'avevo mai vista e lontanamente immaginata, si siede sulla poltrona posta in mezzo alla stanza e lì finalmente avviene il miracolo della vita.....
Ore 22.15 nasce Enrico..... lo vedo uscire tutto sporco di sangue e ......... "Uhéééé???? No uhèèè, perchèèèèèè?????
Lo vedo in braccio al ginecologo che scompare in un'altra stanza...... "Perchè no uhèèèè, i bambini quando nascono non fanno uhèèèèè?" mi chiede mia moglie con il poco fiato rimasto.
Vedo entrare di corsa parecchia gente in camice bianco, verde (se c'era anche qualcuno in camice rosso facevamo la bandiera italiana) che spingono una cosa che dopo scoprirò era una incubatrice e subito dopo riuscire con dentro mio figlio.
"Ma non era tutto ok?" mi chiedo.
Forse i miei occhi hanno mostrato all'essere insanguinato che avevo davanti la mia domanda.
"Ehm, suo figlio all'ultimo secondo si è respirato il liquido amniotico che gli ha riempito i polmoni e quindi non respirava e non poteva piangere!! Ma ora è tutto a posto non si preoccupi, l'abbiamo intubato e respira!"
Quindi tornando a bomba all'inizio del mio racconto (che forse è stato pure noioso, ma necessario per capire perchè non mi preoccupo), se il primo che è stato uno "zucchero" per nove mesi, fino alle ore 22.14'.59", questa che è stata una "peste (per non dire di peggio)" per nove mesi + una settimana di ritardo, per la legge della compensazione che vige (spero) nell'universo mondo, sarà una "mezza passeggiata" farla nascere......
Oppure no? ..... Vedremo.